Tra professionisti è chiara la differenza tra il lavoro dello psicologo e quello dello psicoterapeuta. Tuttavia, è molto diffusa e comprensibile la confusione tra i due termini per chi non appartiene o non ha a che fare con la professione. Le differenze sono riscontrabili principalmente in tre aree:
1) Formazione e competenza richieste all’operatore:
– Per condurre colloqui di consulenza e sostegno psicologico occorre essere laureati in psicologia ed aver superato l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione. Solo chi è iscritto ai registri del proprio Ordine regionale (consultabili online qui) può esercitare.
– Per condurre un percorso di psicoterapia, lo psicologo abilitato deve frequentare una scuola di specializzazione di ulteriori 4 o 5 anni, superare l’esame per l’abilitazione all’esercizio della psicoterapia ed iscriversi all’albo come psicoterapeuta.
2) Complessità dei problemi affrontati:
– La consulenza psicologica ha luogo in seguito ad una richiesta di consultazione con lo psicologo, rispetto ad una tematica abbastanza specifica e circoscritta (voler migliorare qualcosa nella propria vita, ridurre l’indecisione ed affrontare serenamente una scelta, affrontare al meglio un momento di crisi, di stress, un cambiamento, ecc.) durante la quale si riflette, approfondisce e discute su alcuni aspetti della situazione problematica (origine, evoluzione, presunta diagnosi, risorse attivabili, strade percorribili per alleviare il disagio, necessità di ricorrere anche ad altri specialisti, ecc.), per rendere chiaro l’obiettivo che si vuole raggiungere, individuando risorse ed ostacoli presenti sul cammino, costruire insieme gli step che conducono alla meta da raggiungere, per una scelta informata ed autonoma. La durata è relativamente breve (2-3 incontri) e può proseguire o meno con il sostegno psicologico.
– Il sostegno psicologico è un percorso più continuativo, caratterizzato da un numero limitato di colloqui (generalmente una decina), che a partire dalla storia del singolo e dalle sue aspettative è volto ad identificare, chiarire e ridimensionare le problematiche, a recuperare e sostenere il benessere personale, a partire da un confronto aperto e costruttivo tra professionista e cliente che permetti di individuare e condividere obiettivi concreti e realistici. Prevede l’uso di strumenti conoscitivi e d’intervento per la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico, rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità (vd. Codice Deontologico degli psicologi Italiani).
– Per psicoterapia si intende la presa in carico da parte di uno psicoterapeuta, che lavora in profondità, facendo riferimento a precisi modelli teorici di intervento e utilizzando tecniche specifiche. La durata dell’intervento è solitamente maggiore e varia rispetto all’approccio scelto dal terapeuta, alla gravità del disturbo portato dalla persona, alle risorse disponibili, ecc.
3) Ambiti di intervento:
– La consulenza ed il sostegno psicologico sono indicati quando ci si trova ad affrontare: conflitti personali, familiari o lavorativi; situazioni di crisi associate ad elevata sofferenza emotiva (separazioni, lutti, malattie croniche o invalidanti); periodi di forte cambiamento o difficoltà decisionali su tematiche emotivamente importanti (famiglia, lavoro, ecc.); problematiche legate alla sfera sessuale; problematiche legate alla gestione dei figli nei periodi dell’infanzia e dell’adolescenza, ecc.
– La psicoterapia è indicata quando percezioni, sensazioni, pensieri e comportamento della persona sono diventati inappropriati; si sente arrabbiata, depressa, ossessionata, impaurita, ecc. ma non ne comprende il perché; si sente bloccata oppure lo è il suo comportamento; sta attraversando un momento di difficoltà o è da troppo tempo che si ripete che è solo un momento; se sente sopraffatta dalle situazioni; si sente al limite delle sue forze, incompresa e sfiduciata nei confronti delle persone; preferisce tenere tutto dentro per non subire il giudizio degli altri.
Psicologo e psicoterapeuta possono favorire un percorso di cambiamento:
– Non danno consigli, non danno risposte preconfezionate, non risolvono le situazioni al posto degli altri, non prescrivono farmaci.
– Sostengono lo sviluppo dell’individuo, della coppia, della famiglia, del gruppo, di una realtà sociale, scolastica o lavorativa verso l’acquisizione di una maggiore consapevolezza, per individuare le risorse utili ad affrontare in autonomia le difficoltà.
– Gli strumenti principali sono il colloquio e la relazione interpersonale fra cliente e professionista; non operano solo in campo riabilitativo, clinico o problematico, lavorano in molti settori della vita: prevenzione, genitorialità, scuola, sport, azienda, formazione, marketing, riqualificazione degli spazi urbani, ecc.
– Si interfacciano con target differenti tra loro: bambini, giovani, adulti, anziani, coppie, famiglie, enti, ecc.
– Lavorano in équipe con altre figure professionali (medici di base, psichiatri, nutrizionisti, logopedisti, neuropsicomotricisti, fisioterapisti, insegnanti, manager, ecc.) per garantire il massimo livello qualitativo di sostegno al lavoro con il cliente.